spicchio = 300gr
Pecorino artigianale dei Castelli Romani stagionato da 10 a 12 mesi.
Scioglievole e fondente al palato, dolce con una leggera nota di piccante finale.
Il vero pecorino stagionato del pastore.
Lo Stravecchio di Pecora nasce dalle ricette dell'antico pecorino dolce sardo, ma viene prodotto dai miei amici pastori in un'azienda agricola a Grottaferrata (RM).
Pastori sardi migrati nel continente.
Diverso dal solito sapido eccessivo del classico Pecorino Romano.
Stagionato dagli 8 sino ai 18 mesi, nato da latte crudo che dona quel piacevole sapore di fieno ed erbe di campo del vero pecorino, viene massaggiato costantemente sulla crosta, bruna per questo, con olio di semi per far si che la pasta, al suo interno, mantenga l'umidità necessaria per rimanere fondente al palato.
E' prodotto solo nel periodo di primavera.
Ideale per chi, a fine pasto, ama deliziarsi con una scaglia di un buon pecorino stagionato.
Descrizione:
Lo stravecchio di pecora nasce da antiche ricette sarde.
Silvio, il capostipite dell'azienda agricola è di origine sarda, ogliastrina precisamente, il primo discendente di una famiglia di allevatori sardi da sempre ad essere venuto qui, in "continente".
Dalla bianca paglierina, leggermente occhiata, scioglievole e fondente.
La pasta, granulosa ma scioglievole e fondente, lascia un retrogusto delicatamente piccante grazie alla lunga e parsimoniosa stagionatura.
Non è sapido come il pecorino romano ma dolce come quello sardo.
Lo stravecchio di pecora nasce solamente da latte ovino primaverile lavorato a crudo. Ciò permette alla stagionatura di esaltare i sapori di un latte nato grazie ai pascoli di erba fresca e fiori di campo.
L'utilizzo del caglio di vitello, utilizzato normalmente per la produzione di tome dolci vaccine, non accentua il retrogusto finale piccante cosi da rendere il formaggio più dolce e "meno aggressivo" ma comunque saporito e scioglievole in bocca.
La crosta, dura, unta e bruna, nasce invece dall'antica tradizione di massaggiare le forme da stagionare con olio di semi. Questo permette alla forma di non asciugarsi troppo e mantenere all'interno l'umidità necessaria al fine di rende la pasta scioglievole e fondente al palato.
Al gusto:
Il latte ovino, in questo piccolo capolavoro, risalta tutte le caratteristiche. Più dolce rispetto al pecorino romano.
Abbinamenti:
Da gustarlo in scaglie accompagnato da un bicchiere di vino rosso anch’esso invecchiato che, con la sua corposità, leviga il patrimonio aromatico del formaggio.
Come conservarlo:
Da CONSERVARE in frigorifero, nella parte più bassa, avvolto dalla carta del pane.
Non preoccuparti se, con il passare dei giorni, si inizi a formare una leggera muffa sul taglio o sulla crosta. Il formaggio è completamente naturale e privo di conservanti.
Ti ricordo che il prodotto è INTERAMENTE LAVORATO E CONFEZIONATO A MANO quindi potrebbero verificarsi piccoli scostamenti sul peso delle singole confezioni.
Zona di produzione:
Nelle Campagne di Grottaferrata, paese ai Castelli Romani, a sud di Roma
Produzione e caratteristiche:
La lavorazione è estremamente semplice.
Il latte crudo, solamente primaverile, proveniente dalle pecore di razza sarda allevate al pascolo, appena munto, viene portato alla temperatura ottimale di 34 gradi.
Successivamente viene aggiunto il caglio di vitello al fine di non sviluppare troppo il piccante finale.
Attesi 25 minuti, la cagliata subisce due rotture e un'abbondante cottura al fine di eliminare quanti più difetti possibili in fase di stagionatura.
La salagione avviene a secco.
Stagionatura:
Viene lasciato stagionare dagli 8 mesi sino all'anno e mezzo.
Prezzo al kg:
300 gr = 41,63 €/kg